Eric Berne, “A che gioco giochiamo?”
Testo fondamentale della psicologia contemporanea, A che gioco giochiamo ha costruito l’ipotesi e gli strumenti di un nuovo tipo di analisi terapeutica, l’Analisi Transazionale, utilizzando la rappresentazione della realtà in forma di giochi. Dire gioco significa dire in un altro modo, semplice ed esemplare, in che posizione e in che ruolo una persona intende mettersi (e finisce sempre per mettersi) rispetto a un ambiente o a un’altra persona. Il marito che tormenta la moglie, l’amico che perseguita l’amico, il superiore che si rivale sul dipendente, con lo stesso motivo o pretesto, tendono a ricreare circostanze sempre uguali. L’Analisi Transazionale, come metodo e come teoria, consente al giocatore, di identificare il suo ruolo nel gioco che tende a ripetere, e definisce così la base per una possibile autonomia critica dai meccanismi di gioco, e forse per una possibile liberazione.
Eric Berne, “Ciao!…E poi?”
Il titolo sembra un indovinello, un gioco, uno dei tanti proposti in questo libro. Eric Berne, nella parte del terapeuta, ci insegna, attraverso i giochi che tutti noi conosciamo, a liberarci da ciò che limita la nostra piena espressività, utilizzando l’Analisi Transazionale da lui ideata che suddivide l’Io nei tre stati di Genitore, Adulto, Bambino e con un insieme di transazioni esplicative dei rapporti tra due o più persone. Berne inserisce le regole dei giochi in un sistema più ampio che comprende l’intero arco dell’esistenza dell’individuo: dal “gioco”, resoconto di un “motto di spirito”, al “copione”, modello ereditato dai genitori nella prima infanzia sotto forma di ordini e insegnamenti. Il gioco se costrittivo impedisce di giocare e il copione, inteso come modello del destino umano, se negativo impedisce di vivere; ma sia dal gioco, sia dal copione, ci si può liberare e grazie all’analisi transazionale ogni individuo può opporre alla programmazione parentale un piano di vita autonomo.
Eric Berne, “Fare l’amore”
Basato su una serie di lezioni di psicologia del sesso (Parliamo del sesso, Tipi di relazioni umane, Sesso e benessere, Giochi sessuali) tenute all’Università di California nel 1966, Fare l’amore ebbe subito un successo straordianrio anche grazie al taglio ironico e divertente che caratterizza tutti i lavori di Berne. E’ un rigoroso saggio di Analisi Transazionale che, suggerendo la chiave per “leggere” i nostri comportamenti più profondi, insegna a vivere i rapporti sessuali come una tra le molte forme di relazioni umane.
Ian Stewart e Vann Joines, “L’Analisi Transazionale. Guida alla psicologia dei rapporti umani”
L’Analisi Transazionale (A.T.) è un orientamento del più recente pensiero psicologico e al tempo stesso uno strumento terapeutico per lo sviluppo e la correzione dei disturbi della personalità. L’A.T. ci consente di accedere al significato nascosto dei codici che influenzano i diversi stati dell’lo (Genitore – Adulto – Bambino) e di comprendere quindi le dinamiche che guidano le relazioni tra noi e gli altri. Questo manuale espone i criteri dell’A.T. in forma accessibile a tutti con l’aiuto di grafici, schemi esplicativi, test ed esercitazioni pratiche, fornendo una sperimentata guida utile al singolo, alla coppia, alla famiglia, a chi opera nel mondo del lavoro.
Muriel James e Dorothy Jongeward, “Nati per vincere. Analisi Transazionale con esercizi di Gestalt”
Già il titolo è un manifesto. Ed è espressamente inteso a chiarire e sintetizzare la sostanza della teoria psicologica e del metodo psicologico e psicopedagogico dell’Analisi Transazionale. Nucleo portante dell’ipotesi transazionale è, secondo il pensiero del suo fondatore Eric Berne, che l’essere umano, in qualsiasi età e condizione si trovi, può riscoprire in se stesso le radici del suo potenziale psichico completo, come possibilità di risistemazione delle proprie aspettative e di ampliamento del proprio campo esistenziale. Il lettore, con voluta chiarezza e tono piano, viene sollecitato a percorrere il tragitto di un ripensamento personale che va dal sentire e agire secondo un prefissato “copione di vita”, all’espansiva consapevolezza di una riconquistata “autonomia”. Perchè ognuno, se lo vuole, possa diventare quel “vincente” che la vita lo ha destinato ad essere (M.T. Romanini).