“Posso fidarmi degli altri?” Certamente ognuno di noi avrà fatto questo pensiero quando si è sentito tradito o ingannato da qualcuno. Essere delusi in situazioni di questo tipo è una reazione perfettamente normale; tuttavia, molte persone che hanno avuto brutte esperienze con gli altri, non solo sono deluse, ma sono anche molto diffidenti e possono sviluppare un atteggiamento ostile verso gli altri.
Questo atteggiamento è come se creasse una sorta di scudo, che dovrebbe proteggere dalle brutte esperienze, con l’idea di fondo che se ci si aspetta poco, o se addirittura ci si aspetta il peggio, non si rimarrà delusi. Questo può essere vero in alcune situazioni, ma questo comportamento impedisce anche di fare un’esperienza positiva e soddisfacente quando si è in relazione con gli altri.
È importante quindi comprendere cosa s’intende per fiducia, e perché dovremmo avere questo atteggiamento positivo verso gli altri nonostante le brutte esperienze.
E’ importante ricordare che esistono due tipi di fiducia, correlati tra loro: la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità e la fiducia negli altri. L’atteggiamento di base che ognuno di noi ha verso sé e gli altri si sviluppa sulla base delle nostre esperienze infantili.
Se ci fidiamo di noi, crediamo nella nostra capacità di affrontare i problemi che ci si presenteranno, abbiamo la fiducia necessaria per affrontare la nostra vita. Se io sono convinto che ce la posso fare, qualunque cosa accada, sarò più predisposto ad avere fiducia anche negli altri. Se è vero questo, è vero però anche il contrario…
I bambini che hanno sperimentato grande fiducia (mal riposta) negli altri, possono essere rimasti delusi. Questo perché, per esempio, non c’era nessuno quando avevano bisogno di aiuto, se sono stati sempre criticati, quando sono stati picchiati o abusati senza motivo, quando gli veniva promesso qualcosa che puntualmente non veniva mantenuto o quando i genitori sono stati iperprotettivi e non hanno permesso nessuna esperienza personale.
In queste situazioni, i bambini imparano a sviluppare una scarsa fiducia nelle proprie capacità, nelle altre persone o nella vita.
Queste esperienze influenzeranno quindi le nostre aspettative su di noi e sulle intenzioni degli altri. Fiducia o sospetto influenzano il nostro comportamento, anche se non vogliamo ammetterlo, e le altre persone reagiscono di conseguenza; questo fenomeno in psicologia è chiamato “profezia che si autoavvera”. Il livello di fiducia, o di sospetto, invia un messaggio sottile alle persone che ci circondano. La gente risponde a quel messaggio in vari modi, e la loro risposta avrà un impatto diretto sulla qualità della nostra vita.
La fiducia, infatti, è una forma di approvazione, e quando qualcuno sente di avere la nostra, in genere, risponderà in modo positivo. È vero, infatti, che l’approvazione è una delle più forti motivazioni che ci sia; le persone cercano l’approvazione, e faranno di tutto per ottenerla. Se ci vedono come una fonte di approvazione, si sentiranno attratti da noi senza neanche rendersi conto del perché. Questo fa sì che le persone si sentano bene con noi e con se stessi, sperimentando una situazione “Io sono Ok”, “Tu sei Ok”.
Ovviamente, la fiducia completa è qualcosa che deve essere guadagnata ma, potremmo iniziare ogni rapporto dando all’altra persona il beneficio del dubbio. Questo atteggiamento fiducioso di partenza, necessita di cautela e buon senso, ma fa sì che le esperienze negative con persone poco affidabili non diventino gli unici parametri per valutare gli altri. Ci vuole un po’ di allenamento ma alla fine ci si accorgerà che essere ben disposti verso gli altri aiuterà loro a sentirsi bene con se stessi e aumenterà la qualità della loro vita e della nostra!