Le relazioni sono sempre in costante cambiamento, possono includere momenti “perfetti” ma, in un rapporto costante e realistico, sono presenti momenti di tranquillità intervallati da molti alti e bassi. Le difficoltà relazionali possono essere innescate da una moltitudine di situazioni e possono essere fonte di disagio se il problema non viene gestito in modo adeguato. Eventi di vita importanti come la perdita del lavoro o una malattia, problemi sessuali o infedeltà, difficoltà a parlare di quello che si sta vivendo con il partner, possono portare ad un’interruzione della comunicazione e causare significative tensioni tanto da mettere a dura prova il rapporto, fino in alcuni casi, alla rottura. Quando, infatti, si è troppo occupati a gestire le difficoltà della vita quotidiana è più facile ignorarne gli effetti sul rapporto di coppia. Vediamo quali sono le principali difficoltà in una relazione:
* Lavoro → le differenze di ambizione, di carriera possono avere un grave impatto sul rapporto; a volte il problema esisteva fin dall’inizio, altre volte si sviluppa in seguito a cambiamenti nella routine quotidiana. Anche un’improvvisa perdita del lavoro può aggiungere una tensione significativa in qualsiasi rapporto. Perdere il lavoro, infatti, è una delle cose più stressanti che possano accadere nella vita, si perde la principale fonte di reddito, le relazioni quotidiane, la struttura e, spesso, lo scopo della giornata. Alcune persone scelgono di ignorare come si sentono e poi esplodono con sentimenti di rabbia, shock, depressione o frustrazione quando la tensione inizia a sopraffarli. La mancanza di fiducia che ne consegue può portare il partner a mettersi sulla difensiva e a diventare ipersensibile, sentendo che non gli viene dato sufficiente supporto o pensando che nessuno possa capire cosa sta vivendo e provando. A maggior ragione se uno dei partner continua ad avere una carriera felice e soddisfacente, l’altro può reagire male a qualsiasi discussione relativa al lavoro.
* Infedeltà → alcuni recenti studi hanno dimostrato che circa il 45% delle donne e il 60% degli uomini sposati sono stati infedeli durante la loro relazione. L’infedeltà può variare da un errore di una notte ad un periodo lungo e pianificato. L’infedeltà non significa per forza la fine del rapporto, ma può avere sicuramente un doloroso impatto a breve e a lungo termine. Indubbiamente ci sono persone che sono infedeli per il brivido e l’eccitazione, ma ci sono altri casi in cui il partner vuole uscire da un rapporto faticoso e non riesce a comunicarlo apertamente. Certo, essere infedele non è il modo migliore per dire al proprio partner che non si è soddisfatti, ma può essere il campanello d’allarme che c’è qualcosa che non va nella relazione e che bisogna prendersene cura.
* Crisi di mezza età → la crisi di mezza età è un momento di cambiamento e di riflessione che può colpire sia gli uomini che le donne; le donne sperimentano la menopausa con cambiamenti fisiologici che possono alterare il loro aspetto, la libido e il loro stato emotivo, e gli uomini possono sperimentare una voglia di “tornare a sentirsi giovani”; entrambe queste reazioni possono causare problemi di relazione e nei casi più gravi, la rottura del rapporto. Alcuni possono pensare che parte della loro infelicità nasce da un rapporto stanco, altri hanno vissuto una relazione infelice per il bene dei figli o per motivi finanziari che non sono più rilevanti e decidono che è arrivato il momento di cambiare. Sopravvivere a questa fase comporta una chiara visione delle proprie capacità personali per affrontare il cambiamento e il modo in cui con il partner si affrontano i cambiamenti insieme.
* Paura dell’intimità → spesso il desiderio di condividere con il partner va di pari passo con la voglia di rimanere indipendenti, sebbene questo sia sicuramente un aspetto sano in una relazione, quando il desiderio di essere indipendenti diventa eccessivo, nella coppia può crearsi un problema di distanza emotiva e fisica che accresce i conflitti e le divergenze. La paura di sentirsi intrappolati e soffocati in un rapporto alimenta la distanza e l’evasione.
* Paura del cambiamento → in molti casi si fanno i conti con la paura che il partner potrebbe cambiare, o all’inverso con la preoccupazione che potrebbe non farlo mai. È sempre faticoso gestire un cambiamento, a maggior ragione quando questo comporta anche ripercussioni nella coppia e nella famiglia.
* Paura dell’abbandono → alcune persone non vogliono stare da sole, e sono terrorizzate al pensiero di essere respinte o abbandonate. Questo può portarle a vivere situazioni di coppia frustranti pur di non essere lasciate o all’inverso a ricercare continuamente partner diversi che possano colmare il loro bisogno di vicinanza e di attenzione.
Come abbiamo visto, chi ha problemi relazionali manifesta spesso anche bassa autostima e insicurezza, può avere difficoltà a trovare partner adeguati, a gestire relazioni sentimentali e affettive; in questi casi una psicoterapia può essere molto utile per creare una situazione protetta in cui la persona può familiarizzare con le sue paure e imparare a gestirle, sperimentandosi via via nei contesti esterni. Un sostegno psicologico è indicato anche nei casi in cui la comunicazione con il partner sia molto logorata, o perché i conflitti sono molto aspri o perché si protraggono da molto tempo.
L’obiettivo principale è quello di ristabilire un clima di fiducia sia personale (nelle proprie competenze, capacità e risorse) sia di coppia, correggendo i comportamenti e gli atteggiamenti disfunzionali e prendendosi cura della relazione, trovando modi costruttivi di confronto. Un aspetto importante sarà riconoscere che c’è un problema, successivamente si potrà capirne la causa e trovare gli strumenti e il sostegno per affrontarla ed andare avanti positivamente.